Infatti, questo tipo di trattamento effettuato con il laser a diodo consente di eliminare circa l’80% dei peli; il 20% che rimane, è costituito da una peluria sottilissima e poco visibile. Nell’epilazione permanente, i follicoli dei peli rimangono presenti ma restano inattivi per un periodo di tempo molto lungo; la loro riattivazione è variabile da individuo a individuo, in base a delle caratteristiche specifiche come l’età, la situazione ormonale, il sesso, la zona depilata.
Esistono diversi tipi di laser a diodo; essi si differenziano in base all’unità di misura della lunghezza del raggio, che viene misurata in nanometri: si va dal laser a diodi 365 nm al laser a diodi 808 nm; per la depilazione permanente, quest’ultimo è il più sicuro, in quanto effettua la sua azione sulla melanina dei peli senza danneggiare la cute.
Il laser a diodo funziona per mezzo di un manipolo da passare sulla pelle, in grado di emettere un raggio di luce rossa della lunghezza d’onda di 808 nm, che attraversa la pelle e viene assorbito dal pigmento presente nei bulbi piliferi. L’azione con cui la luce laser attacca i bulbi dei peli si chiama fototermolisi selettiva e consiste nella trasformazione della luce in calore, ovvero energia termica, per rendere inattivi i follicoli piliferi, riducendo, nel tempo, la capacità di rigenerazione dei peli, fino alla loro eliminazione progressiva, in una percentuale molto alta.
Il processo di fototermolisi viene definito selettivo perché la luce laser è innocua per la pelle e per tutte le strutture che si trovano al suo interno, ma è assorbita in modo selettivo dai peli; a differenza di quanto avviene con la luce pulsata, che prende di mira la melanina, presente nei peli ma anche sulla pelle, per cui non è adatta a persone che presentano un fototipo scuro.
Con il laser a diodo infatti, è possibile trattare senza alcun coinvolgimento della pelle ma solo dei follicoli, anche il fototipo più scuro.
I prezzi del laser per epilazione variano a seconda del tipo di potenza, dal sistema di raffreddamento e dal tipo di manipolo (è importante conoscere il produttore di quest’ultimo possibilmente con autocertificazione alla mano), indubbiamente il manipolo è il componente più essenziale per raggiungere un ottimo risultato di depilazione permanente, assieme al protocollo di lavoro.
Dermaclinique® da sempre si affida a manipoli tedeschi indiscusso e affidabile leader nel settore, e tecnologia americana di raffreddamento a contatto con zaffiro per una depilazione indolore.
Il prezzo finale è sicuramente più importante rispetto a tante altre tecnologie, ma non quanto la garanzia di risultati che offriamo alle nostre clienti.
D’altronde se vogliamo fare business con l’epilazione laser, non ha senso lavorare con tecnologie mediocri e rischiare di chiudere la serranda dopo il primo ciclo di trattamenti dopo che le clienti armate di peli semplicemente ustionati ci fanno l’agguato stile partigiani per chiedere il rimborso dei trattamenti.
Se decidi di offrire questo tipo di trattamento nel tuo istituto di bellezza, devi sapere che il numero delle sedute varia da una persona all’altra, secondo fattori che riguardano il tipo dei peli, come, ad esempio, lo spessore o il colore; ma anche il metodo di epilazione o depilazione usato precedentemente o le fasi della ricrescita. Infatti, il laser al diodo ha una maggiore efficacia sui peli che si trovano in fase di crescita, la cosiddetta fase anagen; dal momento che il ciclo vitale non è identico per tutti i peli del corpo, il trattamento deve essere eseguito in più sedute, per permettere una riduzione significativa dei peli.
Mediamente, occorrono dalle 5 alle 12 sedute, per ottenere il risultato desiderato. Le prime sedute dovranno avere una frequenza mensile, per arrivare ad un intervallo di 45-60 giorni tra l’una e l’altra, verso la fine del trattamento. In seguito, una-due sedute l’anno dovrebbero essere sufficienti per mantenere il risultato raggiunto. Gli effetti del trattamento, come potrai notare, saranno visibili già dopo la prima seduta, in quanto aumenteranno i giorni di ricrescita dei peli. Una seduta ha la durata di pochi minuti, indipendentemente dalle zone da trattare.
Puoi decidere di trattare tutte le parti del corpo su cui ci sono peli superflui, tranne le sopracciglia, i peli del naso e quelli delle orecchie, le zone che si trovano in prossimità delle mucose oppure in cui siano presenti lesioni, abrasioni o infezioni da herpes. Alcune zone del viso e del corpo sono più semplici da trattare e consentono di ottenere dei risultati più immediati;
ecco un elenco, partendo dalla zona più facile, per terminare con la più difficile.
Per preparare correttamente la tua cliente ad una seduta con il laser al diodo, si dovranno rispettare 6 indicazioni molto semplici:
La tua Cliente due giorni prima di effettuare la seduta, dovrà passare un rasoio sui peli, in modo da accorciarli, per evitare che l’energia del laser si disperda prima di raggiungere il follicolo del pelo,
Dovrà evitare di usare le pinzette e di ricorrere alla ceretta, prima di eseguire il trattamento (la ceretta è consentita solo in caso di sospensione del trattamento per un periodo molto lungo),
Per un risultato ottimale, dovrà curare molto l’idratazione della pelle,
Sia 5 giorni prima che 5 giorni dopo la seduta, dovrà evitare di esporsi al sole e userà uno schermo solare per la zona del corpo interessata,
Dovrà evitare la sauna e il bagno in piscina nelle 24 ore dopo il trattamento,
Dovrà lasciar trascorrere almeno 30 giorni prima di ripetere una seduta di trattamento di laser al diodo, per rispettare la fase di crescita dei peli.
Il trattamento deve essere eseguito da personale qualificato e preceduto da un’anamnesi accurata, che consente di accertare, oltre al fototipo della pelle, al colore dei peli e alla parte del corpo da trattare, anche lo stato di salute generale, l’eventuale presenza di patologie ormonali o di uno stato di gravidanza, l’assunzione di farmaci (alcuni possono essere fotosensibilizzanti).
Nel caso in cui i peli superflui siano da addebitare ad uno squilibrio ormonale, non sarebbe possibile garantire un risultato ottimale.
La seduta si svolge nel modo seguente:
Detergere la parte da trattare
Coprire attentamente nei, macchie scure e tatuaggi, usando una matita bianca
Indossare degli occhiali protettivi
Applicare un gel sulla cute
Avvolgere il manipolo con della pellicola trasparente
Passare il manipolo sulla zona del corpo da trattare, almeno per tre volte, con movimento rotatorio
Rimuovere il gel
Applicare un prodotto lenitivo sulla pelle trattata
Il trattamento non provoca dolore ma soltanto un fastidio leggero, a causa del calore sviluppato; infatti, il laser porta il follicolo del pelo ad una temperatura di 90 gradi. La percezione del calore varia, a seconda della zona trattata, ed è soggettiva; tuttavia, il Laser a Diodo Dermaclinique® è dotato di un manipolo ghiacciato tramite un sistema di raffreddamento che consente di mantenere bassa la temperatura della pelle. Dopo aver eseguito il trattamento, una certa percentuale di peli, colpiti nella fase anagen, cadrà in un tempo di circa 12 giorni, gli altri compiranno la loro fase vitale, continuando a crescere; in attesa della seduta successiva, è consentito accorciarli con il rasoio. Infatti, rispetto alla ceretta, che richiede una lunghezza minima del fusto del pelo, nel trattamento con il laser sono sufficienti pochi micron per consentire al raggio di luce rossa di individuare il pelo.
Dopo il trattamento, la pelle potrebbe essere arrossata, oppure presentare un rossore puntiforme o essere leggermente edematosa; questa situazione potrebbe durare da uno a cinque giorni; il fastidio potrebbe essere alleggerito con l’uso di una crema a base di ossido di zinco oppure di aloe vera, da applicare anche più volte in un giorno, secondo la necessità. In alcuni casi, c’è anche il rischio di una depigmentazione o di una iperpigmentazione, nelle zone trattate, specialmente in soggetti dalla pelle scura; tuttavia, queste reazioni tendono a regredire nel giro di poco tempo, senza lasciare alcuna traccia.